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                                  | 
										
											| DATI 
											DELL'ITINERARIO |  
											| 
											 | Rif. Zannes (Val di Funes) |  
											| 
											 | 28 km |  
											| 
											 | 1600 m |  
											| 
											 | 3 ore e 30 minuti |  
											| 
											 | Media difficoltà |  
											| 
											 | 2357 m |  
											| 
											 | da giugno a novembre |  
											| CARTOGRAFIA |  
											| Tabacco 1:25.000 
											n. 07 Alta Badia ....  |  
											| 
											
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											| 
											IN EVIDENZA |  
											|  | 
											
											 
												
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													Per gli 
													appassionati di singolarità 
													geologiche un itinerario 
													che, partendo da Redagno, 
													raggiunge e attraversa 
													completamente la famosa e 
													impressionante Gola del 
													Blatterbach. L'escursione 
													termina con la salita, non 
													banale, del Corno Bianco. Per la 
													descrizione del percorso e 
													per vedere le foto
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											| DA NON PERDERE |  
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											 |  
											| 
											Partendo dalla Valle di Marebbe, un 
											itinerario ad anello in MTB sulle 
											Dolomiti di Fanes, salita fino al 
											Passo del Limo e discesa in Val 
											Badia. Per 
											leggere la descrizione dettagliata 
											del percorso e per vedere le foto
											
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											| DA NON PERDERE |  
											| 
											
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											| 
											Partendo da Dobbiaco, in Val 
											Pusteria, si può fare un  interessante itinerario con 
											gli sci da fondo su piste battute, 
											giungendo al Lago di Braies, al 
											cospetto della Croda del Becco. Per 
											leggere la descrizione dettagliata 
											del percorso e per vedere le foto
											
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											L'AUTORE |  
											|  | 
											
											 
												
													| 
													Ettore Grillo 
													è l'autore del percorso 
													proposto, studente in 
													medicina, marciatore di 
													livello nazionale, 
													appassionato di montagna, 
													cura per noi il
													
													canale YouTube |  |  | 
										
											| 
												
													
														| 
											
											
											Un anello in MTB nel Parco Naturale 
											Puez-Odle, dalla Val di Funes alla 
											Val Badia |  
														| 
														 |  
														| 
														Gli incredibili 
														contrasti cromatici che 
														caratterizzano le 
														Dolomiti risultano 
														particolarmente evidenti 
														in quell'area montuosa  
														racchiusa tra  la  Val 
														Badia,  la  Val Gardena 
														e la Val Pusteria  dove  
														troneggiano  la Punta 
														del Puez e il Gruppo 
														delle Odle.  Una zona di 
														grande valore 
														botanico,  faunistico,  
														geologico  e 
														paesaggistico tutelata,  
														dal 1977,  con il 
														vincolo protezionistico 
														di parco naturale. Il 
														parco si estende su una superficie di 10196 ettari e ospita, soprattutto  
														nelle  lunghe valli che 
														discendono  dalle  più 
														alte cime, estese 
														foreste di conifere con 
														abete, pino cembro e 
														larice (come è ben 
														visibile percorrendo la Val di Funes, le cui 
														ricchezze botaniche la 
														rendono, praticamente, un parco nel parco). In MTB é relativamente 
														facile raggiungere 
														alcuni importanti passi 
														di quest'area montuosa, 
														pedalando su solitarie 
														stradelle pastorali o su 
														facili mulattiere tra i 
														masi e i fienili delle 
														alte quote fino a 
														portarsi alla base delle 
														maestose pareti delle 
														Odle e del Sas de Putia. 
														Nel percorso proposto, che non presenta 
														particolari difficoltà, 
														si descrive anche una 
														variante per effettuare 
														il giro proprio del Sas 
														de Putia. In questo 
														caso, però, l'itinerario 
														diviene impegnativo, 
														adatto a chi ha 
														esperienza a muoversi in 
														ambienti severamenti 
														montani, specialmente 
														per il tratto tra la 
														Forcela de Putia e Munt 
														de Fornella. |  |  
                             
                            
                              
                                
                                  
                                    | Percorrendo 
									l'Autostrada del Brennero o la Statale n. 12 
									nel tratto tra Bolzano e Bressanone si 
									giunge a alla località Chiusa dove si prende 
									la strada che risale la Val di Funes. Nei 
									pressi di Pizzago si prende a destra per 
									Santa Maddalena e poi si continua fino a 
									giungere ai grandi parcheggi posti al 
									termine della strada. In MTB si prende a 
									destra, si supera su ponte il torrente 
									principale e si attraversa un altro 
									parcheggio. Quindi si sale a sinistra 
									passando accanto al rifugio e proseguendo 
									sul sentiero n. 33 (indicazioni per il 
									Rifugio Genova), in decisa salita. Poco dopo 
									si trascura la via  a destra per Malga 
									Glatsch  continuando a salire nel 
									bosco. La via si porta sotto le Odle, le cui 
									pareti dolomitiche emergono dal bosco, per 
									poi attraversare l'impluvio principale e 
									giungere ad un bivio. Trascurata la via a 
									destra per la Forcella San Zenon (da cui si 
									scenderà al ritorno) si continua in 
									direzione del Rifugio Genova, sulla pista 
									sterrata che progressivamente esce dal bosco 
									entrando nei grandi pascoli di Malga Gampen. 
									Senza raggiungere la malga si continua verso 
									il Rifugio Genova iniziando il tratto più 
									impegnativo della salita. |  
                             
                            
                              
                              
                                 
                                
                                  
                                    
                                      
                                        | La pista è ben tenuta e ampia, ma il 
										fondo smosso e le pendenze obbligano ad 
										usare rapporti agili. In basso, appare 
										il grande prato, appena superato, su cui 
										si adagia la Malga Gampen. |  
                                 
                                 
                                
                                  
                                    
                                      
                                        | Veramente ampio il paesaggio 
										soprattutto verso la boscosa Val di 
										Funes e, più lontano, la valle Isarco. 
										Si arriva così al Rifugio Genova, grande 
										ed accogliente costruzione ottima come 
										primo punto di sosta. Da qui si imbocca 
										il sentiero segnalato che, con una breve 
										salita, porta .... |  
                                 
                                 
                                
                                  
                                    
                                      
                                        | .... al Passo 
										Poma, da cui ci si affaccia sulla Val 
										Badia. Buona parte dell'itinerario 
										proposto si svolge infatti in uno dei 
										settori ladini del Parco Puez - Odle e 
										infatti, non appena si entra in queste 
										zone, ai nomi italiani delle varie 
										località vengono affiancati anche quelli 
										ladini.  |  
                                 
                                 
                                
                                  
                                    
                                      
                                        | Al Passo Poma si trascura il 
										sentiero n. 4 che scende diretto verso 
										Longiarù per prendere a sinistra il 
										sentiero che taglia i versanti erbosi 
										giungendo dopo 200 metri ad un bivio. 
										Chi vuole continuare sull'itinerario 
										principale prende a destra il sentiero 
										n. 35 per Munt de la Crusc, Cialneur e 
										Vaciara. Chi vuole effettuare una 
										impegnativa variante prende invece a 
										sinistra il sentiero n. 4 (Alta Via 
										delle Dolomiti). |  
                                 
                                 
                                
                                  
                                    
                                      
                                        | In questo secondo caso si segue il 
										sentiero che taglia versanti prativi 
										rimanendo sempre pedalabile e 
										dirigendosi decisamente verso la 
										rocciosa sagoma del Sas de Putia. |  
                                 
                                
                                  
                                  
                                     
                                    
                                      
                                        
                                          
                                            | Il sentiero conduce alla Forcela 
											de Putia da dove inizia 
											l'aggiramento del Sas de Putia. Si 
											scende infatti a sinistra nel 
											vallone su un sentiero ben 
											risistemato ma solo in parte 
											pedalabile fino a giungere ad un 
											importante bivio. Ora si prende a 
											destra, verso il Passo delle Erbe, 
											affrontando il tratto più ostico del 
											percorso, quando il sentiero segnato 
											taglia il versante occidentale del 
											Sas de Putia superando incisi 
											canaloni dove la traccia diviene 
											esile e non pedalabile. Con le 
											opportune attenzioni (si ricorda che 
											questo tratto è riservato a ciclisti 
											con esperienza di montagna) si 
											raggiungono i prati che precedono 
											l'arrivo alla sterrata che proviene 
											dal Passo delle Erbe, nei pressi di 
											Munt de Fornela (rifugio - 
											ristorante). Ora si segue la 
											sterrata a destra, verso Goma, per 
											immettersi sul sentiero segnato che 
											taglia sotto il versante 
											settentrionale del Sas de Putia e 
											giunge alla pista sterrata del 
											Rifugio Utia de Goma. Si continua 
											quindi sul sentiero segnato che ben 
											presto entra nel bosco e sale al 
											Passo Goma, dove ci si riaffaccia 
											sulla Valle di Longiarù. A destra il 
											sentiero segnato scende per un breve 
											tratto fino a raggiungere la pista 
											sterrata in località Vaciara, dove 
											giunge anche il percorso principale. |  
                                     
                                 
                                
                                  
                                    
                                      
                                        | Chi vuole seguire il percorso 
										principale dal bivio sotto il Passo Poma 
										scende invece con il sentiero n. 35 
										andando a superare una singolare, bianca 
										formazione geologica .... |  
                                 
                                
                                  
                              
                                 
                                
                                  
                                    
                                      
                                        | .... per poi affacciarsi, dal Munt 
										dla Crusc, sul Pra de Putia, tutto 
										l'ondulato, prativo versante meridionale 
										del Sas de Putia. Il sentiero, 
										progressivamente, si allarga divenendo 
										pista sterrata ed attraversando .... |  
                                 
                                 
                                
                                  
                                    
                                      
                                        | .... i grandi prati a sfalcio di 
										Cialneur e Vaciara (dove confluisce il 
										sentiero utilizzato dalla variante 
										impegnativa), su cui si adagiano decine 
										dei tipici fienili in legno. Il 
										paesaggio è veramente notevole. |  
                                 
                                
                                  
                                  
                                     
                                    
                                      
                                        
                                          
                                            | La sterrata scende tranquilla 
											nei prati e si ha quindi modo di 
											soffermarsi per ammirare diverse 
											sculture in legno tipiche della zona 
											.... |  
                                     
                                 
                                
                                  
                                    
                                      
                                        | .... o per osservare il lavoro nei 
										prati, basati soprattutto sullo sfalcio 
										del fieno. |  
                                 
                                
                                  
                                    
                                      
                                        | Scendendo si riattraversa qualche 
										tratto di bosco per poi affrontare gli 
										ultimi tornanti asfaltati che portano 
										nel centro di Longiarù. Alla strada 
										principale si svolta  a destra e 
										ora si segue sempre la strada asfaltata 
										principale uscendo dal paese. Poco dopo 
										si prende a destra la via asfaltata su 
										cui sono evidente le frecce 
										escursionistiche per San Zenon (Strada 
										Seres - Misci) via che, ben presto, è ad 
										un altro bivio. Ora si va a sinistra 
										superando un parcheggio - area di sosta 
										dove vi è un cartello che segnala i 
										percorsi del Parco Puez - Odle (continua 
										a 
										
										
										PAG. 2). |    |  |  |