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I caprili dell'Isola d'Elba: da San Piero in
Campo al Monte Capanne, al Monte Cenno e a
Pietra Murata
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| Da le Filicaie si inizia a
scendere verso sud, immettendosi subito
sulla brulla ma affascinante dorsale Monte
Capanne - Monte Cenno. Il sentiero
inizialmente è appena tracciato (utili i
segnali) ma, in seguito, |
| ... diviene più evidente e porta ... |
| ... al Colle della Grottaccia,
solitario punto di passo per chi sale da
Pomonte verso il Capanne. |
| Dal Colle della Grottaccia, infatti,
ci si può affacciare sulla lunga Valle
dei Mori, dominata dal roccioso sperone
del Monte San Bartolomeo, che termina
proprio a Pomonte. |
| Chi vuole può, dal colle, seguire la
dorsale rocciosa verso occidente .... |
| ... caratterizzata dai due cucuzzoli
de le Mure e del Monte Cenno. Lungo la
dorsale sono visibili, nascosti tra i
massi granitici, i ruderi di antichi
caprili. |
| La dorsale è completamente priva
di vegetazione arborea e, per
questo, è assai panoramica. Arrivati
in vetta al Monte Cenno si torna ... |
| ... al Colle della Grottaccia e da
qui ci si immette ..... |
| .... sul sentiero che torna verso
San Piero in Campo (direzione Pietra
Murata). |
| Lungo questo è un continuo incontro
con i tipici caprili elbani .... |
| .... alcuni caratterizzati dai
recinti dove veniva rinchiuso il
bestiame. Lungo tutto il sentiero è
un susseguirsi di incontri .... |
| ... con rocce dalle mille forme
e dimensioni, erose da vento e
agenti atmosferici. Certamente,
però, la roccia più importante e la
Pietra Murata, un'enorme pietra
sotto cui, nei secoli scorsi, era
stato costruito un riparo per i
pastori e il bestiame. Da Pietra
Murata, seguendo sempre le
indicazioni per San Piero in Campo,
si scende ad un minuscolo laghetto
artificiale e si confluisce sul
sentiero dell'andata con il quale si
torna al punto di partenza. |
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