Una delle realtà architettoniche più interessanti di tutta la fascia prealpina piemontese è rappresentata dai Sacri Monti. Con questo nome si intendono le alture, in genere vicine a importanti centri abitati, in cui furono costruiti, secondo un preciso disegno, edifici religiosi che avevano lo scopo di incanalare la fede verso contenuti e forme più controllate. Infatti erano queste le zone dove era maggiormente temuto il diffondersi dell’eresia protestante che, nel Cinquecento, aveva preso campo sotto la spinta di Martin Lutero. La religiosità più spontanea del popolo veniva quindi giudicata pericolosa perché difficilmente controllabile. Alcuni luoghi sacri dovevano essere ridisegnati  secondo tappe obbligate, in modo tale che l’insegnamento religioso seguisse un percorso certo, privo di pericolose deviazioni, completamente precostituito.  Si crearono così delle vere e proprie maestranze “specializzate” che lavoravano per anni alla realizzazione delle opere religiose. Lungo le strade acciottolate sorgevano cappelle, statue e, soprattutto, Vie Crucis controllate dai vescovi fin nei più piccoli dettagli. Al pellegrino veniva così completamente predisposta la via di salita al santuario o alla basilica. Ed ancora oggi, infatti, la visita ai Sacri Monti si svolge lungo questi storici percorsi. In Piemonte tutti i più importanti Sacri Monti sono oggi protetti all’interno di riserve speciali che hanno il compito di tutelare la natura, le opere e il silenzio di questi celebri luoghi religiosi.