DATI DELL'ITINERARIO

Porto S. Stefano (Bivio Cala Piccola)

12 km (solo andata)

400 m (solo andata)

3 ore (solo andata)

E (escursionistico)

389 m

tutto l'anno

DATI DELL'ANELLO DI TORRE CAPO D'UOMO

Porto S. Stefano (Bivio Cala Piccola)

4,5 km

120 m

1 ora 30 minuti

E (escursionistico)

358 m

tutto l'anno

CARTOGRAFIA

Multigraphic 1:25.000 Parco dell'Uccellina - Monte Argentario

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La traversata sud dell'Argentario, dalla Torre Capo d'Uomo (con un anello) alla Torre della Ciana

 

 

Si continua sulla via principale alla quale, 200 metri dopo, giunge una sterrata da destra. Si imbocca quest’ultima (segnavia), si trascura poco dopo la via a destra che scende alla Sorgente Sguazzatoio (laghetto artificiale ma nessuna fonte), si incontra una Madonnina incassata nella roccia e poi si risale un poggio. E' questa una zona dove il bosco segna il confine con le piane coltivate ad olivo.

 

 

Quindi si scende per poi risalire lungo una pista parzialmente cementata fino ad arrivare ad un passetto. Qui i segnavia vanno a destra, iniziando subito a scendere. Si va invece dritti e subito dopo si prende a destra la stretta viuzza che passa nei pressi di alcune case agricole. La via, non segnalata, poco dopo si trasforma in larga mulattiera che scorre sopra ad alcune casette, tenendosi comunque sempre lungo la recinzione esterna di queste. Seguendo sempre la traccia più importante si giunge infine ad una pista cementata, proprio davanti ad un cancello. Si prende la strada a destra e si scende fino ad un impluvio. Quindi si risale, si supera una catena e si giunge ad un passetto. Ora la strada scende, si trascura una via a destra (da qui arrivano i segnavia lasciati in precedenza) e si arriva nel bosco che nasconde la Fontana Tre Fonti, alcune villette ma nessuna fonte accessibile.

 

 

Continuando sulla pista principale si esce dal bosco e si è ad un bivio. Si prende dritta  la strada sterrata che prima procede in leggera salita, e poi in discesa fino a confluire sulla Strada Panoramica dell’Argentario, in questo tratto sterrata.

 

 
Si va a destra e, dopo 100 metri, si prende a sinistra la via che va a tagliare i fianchi del Poggio Bocca dell’Inferno.
 

 
Qualche rara casetta agricola ristrutturata è visibile anche in questo tratto.
 

 
Effettuato un tornante a destra si scende ancora per poche decine di metri per poi prendere a sinistra l’ampia traccia che giunge ad un rudere.
 

 
Qui si continua dritti su un malandato sentiero che, in breve, è alla Torre della Ciana.  La Punta di Torre Ciana è uno dei promontori principali dell’Argentario e deve il suo nome all’omonima struttura difensiva qui innalzata dai senesi e poi modificata dagli spagnoli.
 

 
Alla torre, se accessibile, vi è un grande balcone da cui si gode di uno splendido panorama....
 

 
..... sia verso la Punta di Torre Ciana sia verso ....
 

 
... l'Isola Rossa e tutta la costa dell'Argentario fino a Capo d'Uomo, da cui era partito il percorso.
 

 
Dalla Torre  un sentierino, ormai impraticabile, scendeva fino al mare. Il ritorno si volge sulla via dell’andata e richiede 3 ore.
 
 

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