DATI DELL'ITINERARIO

Pont Valsavarenche

21 km

1300 m

6 ore

E (escursionistico)

2950 m

da giugno a ottobre

CARTOGRAFIA

L'escursionista 1:25.000 Valle di Cogne - Gran Paradiso

ITINERARI IN ZONA

Dalla Val di Rhemes ai Piani del Nivolet

Parco Gran Paradiso, al Colle del Nivolet in MTB

Il Vallone di San Grato e l'Arp Vieille

Cascate e Ghiacciaio del Rutor, La Thuille

Testa di Licony da Morgex, per Lago di Licony

Da Valnontey, Cogne, ai Casolari dell'Herbetet
Gran Paradiso: da Noasca alla Bocchetta del Ges

Altri itinerari in Val d'Aosta

IN EVIDENZA

Un anello sempre nel Parco del Gran Paradiso, ma in Val di Rhemes, affronta la salita dal Rifugio Benevolo al Col Basey per poi scendere ai Piani del Nivolet. Per leggere la descrizione del percorso e vedere le foto CLICCA QUI

IN EVIDENZA

 

Un percorso "classico" nel Parco nazionale del Gran Paradiso, il grande anello dell'Herbetet, con partenza da Valnontey. Per leggere la descrizione del percorso e vedere le foto CLICCA QUI

DA VEDERE

 

Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, una fotogallery, con descrizione del percorso, in Val di Cogne, tra Nomenon e Trajo, tra branchi di stambecchi. Per vedere la fotogallery  CLICCA QUI

IN EVIDENZA

Un itinerario nel Parco naturale del Monte Avic, il sentiero dei laghi e il Rifugio Barbustel. Per leggere la descrizione del percorso e vedere le foto  CLICCA QUI

FACEBOOK

 

Visita la nostra pagina Facebook e metti un like per essere informato di tutte le novità e dei prossimi itinerari

YOUTUBE

Visita il nostro Canale You Tube, troverai filmati su itinerari descritti e su altri interessanti percorsi

 

Sulle mulattiere reali del Gran Paradiso: la traversata Rifugio Vittorio Emanuele II - Rifugio Chabot

Grandioso itinerario ad anello che si svolge al cospetto dei grandi ghiacciai del Gran Paradiso la cui vetta accompagna quasi per l'intero percorso. Come in altre zone del Parco Nazionale del Gran Paradiso anche in alta Valsavarenche il re Vittorio Emanuele volle, a metà dell'800, che fossero costruite grandi mulattiere, note oggi con il nome di Strade Reali, che gli consentissero di raggiungere facilmente le sue case di caccia o gli appostamenti fissi. Oggi queste mulattiere consentono agli escursionisti di raggiungere quote prossime ai 3000 metri senza grandi problemi. E' il caso del percorso di salita al Rifugio Vittorio Emanuele II e quello di discesa dal Rifugio Chabot che si svolgono su due ampi e selciate mulattiere reali. Meno agevoli, invece, i sentieri utilizzati per la traversata tra i due rifugi, che si svolge in un ambiente solitario e maestoso di vera alta montagna, tra stambecchi, camosci, marmotte, morene, ghiaioni e rocce levigate dai vicini ghiacciai. Dal Rifugio Chabod, con una breve digressione non particolarmente impegnativa, è infatti possibile infatti raggiungere la lingua finale del grande Ghiacciaio di Laveciau, che scende direttamente dal Gran Paradiso.

 
Da Aosta si risale la valle in direzione Courmayeur fino a Villeneuve dove si prende la strada che sale a Introd e che poi entra in Valsavarenche. Si prosegue lungo la valle superando Eaux Rousses e giungendo al parcheggio di Pravieux da dove parte la mulattiera per il Rifugio Chabod. Se ci si organizza con due auto conviene lasciare la prima auto qui e proseguire con la seconda auto fino a giungere a Pont, al termine della strada, dove vi è un ampio parcheggio. Ora, a piedi, si supera il Torrente Savara seguendo le evidenti frecce e le segnalazioni per il Rifugio Vittorio Emanuele II. La mulattiera, dopo un tratto lungo il fondovalle, ben presto inizia a salire con ampi tornanti prendendo quota lentamente.
 

 
La via, Strada Reale, presenta ancora molte delle sue caratteristiche costruttive come la larghezza e la selciatura. Anche la pendenza non è mai elevata.
 

 
Si può quindi camminare in tutta tranquillità godendosi lo splendido paesaggio montano dominato dalle Cime di Seiva, che chiudono la valle a occidente ....
 

 
.... e la Punta Foura e il Grand Etret che la chiudono a nord.
 

 
Guardando in basso si vedono molti dei tornanti della mulattiera reale che, in alcuni tratti, ....
 

 
.... si affaccia paurosamnete sul vallone. I tornanti più faticosi sono quelli de Lo Tzanté (Alpe Chanté), un vecchio alpeggio ormai in rovina.
 

 
Lasciata a sinistra la deviazione per l'Alpe Moncorvé e poi il sentiero, sempre a sinistra, per il Rifugio Chabod, si continua a salire verso il Vittorio Emanuele II mentre ormai diviene visibile la punta del Ciarforon ammantata dai ghiacciai.
 

 
A questo punto la mulattiera diviene meno faticosa e, in breve, ....
 

 
.... porta sulle sponde del Lago di Moncorvé, da cui si vede per interno il Ciarforon con il grande Ghiacciaio di Moncorvé che scende dalla cima.
 

 
Sopra al Lago di Moncorvé, in splendida posizione panoramica, vi è il Rifugio Vittorio Emanuele II, primo vero punto di sosta lungo l'anello proposto.
 

 
Se la giornata è calda e soleggiata si può tranquillamente sostare sulle rive del Lago di Moncorvé, godendosi il grande anfiteatro montuso circostante.
 

 

Tutti i diritti sono riservati. E' vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi in qualunque forma senza previa autorizzazione

visita il nostro canale

seguici su facebook

SCRIVICI PER L'UTILIZZO DI FOTO, TESTI, COLLABORAZIONI, ECC...