DATI DELL'ITINERARIO

Massa Martana

51 km

1300 m

5 ore

Impegnativo (per la lunghezza)

1084 m

tutto l'anno

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I Monti Martani e la Via Flaminia in MTB, da Massa Martana a San Gemini per Lo Scoppio

I Monti Martani sono un esteso gruppo montuoso che occupa una posizione centrale nel territorio umbro e che possono essere descritti come un unico blocco monolitico delimitato da alcuni corsi d'acqua quali Tevere, Topino, Clitunno e Nera. Queste montagne racchiudono interessanti emergenze botaniche, a partire dai grandi boschi di leccio che ne ammantano le più basse pendici e arrivare ai secolari esemplari di faggio del crinale (zona, per esempio, di Acqua Canale e di San Pietro in Monte). Non vanno però dimenticati gli antichi paesi che punteggiano questi rilievi di cui uno, Lo Scoppio, particolarmente scenografico. Un insieme di ruderi (il paese fu abbandonato per i frequenti terremoti), in cui si distinguono facilmente la chiesa e il castello, aggrappati ad uno sperone roccioso che, con un salto di oltre 200 metri, precipita verso la vallata sottostante. Il percorso proposto è lungo e presenta continui saliscendi. Per questo è adatto a ciclisti allenati. Da ricordare che il ritorno si svolge tutto sul  tracciato originario dell'antica Via Flaminia, la strada romana voluta dal censore Caio Flaminio per collegare Roma a Fano e Rimini e che, nel suo tratto umbro, è stata quasi completamente individuata e segnalata.

 
A Massa Martana, da Via Roma, si seguono le indicazioni per Rifugio Monti Martani, imboccando Via Cavour che subito incrocia Via Vecchia Flaminia tagliandola e continuando in piano verso i Monti Martani. Mantenendosi sempre sulla Provinciale 455 si sale tra gli olivi superando le case di Piemonte ed arrivando, dopo circa 2,5 km, ad un bivio. Si prende a destra la via minore, sterrata, ma, fatte poche decine di metri, la si lascia per svoltare a sinistra sulla sterrata per San Pietro in Monte. La via prima scorre nel fondovalle, poi svolta a sinistra, supera un cancello per il bestiame e sale, sempre ampia, nel bosco misto di latifoglie, con lussureggianti esemplari di leccio.
 

 
La pista passa accanto a Casa Grande e poi si inerpica tranquilla prima tra boschi e, più in alto, in zone aperte molto panoramiche. Si giunge così alla chiesetta di San Pietro in Monte, abbazia edificata dai benedettini intorno al 900, e oggi circondata da grandi faggi. Alla chiesa giunge il sentiero segnato da seguire in discesa in direzione Acqua Canale. La mulattiera entra nel bosco arrivando a due successivi fossatelli da superare entrambe per arrivare ad un terzo, da seguire in discesa fino ad arrivare alla strada sterrata principale. Se si sale a destra si raggiunge subito il Passo di Acqua Canale. Più interessante svoltare a sinistra e scendere .....
 

 
..... alla Sorgente di Acqua Canale (spiazzo attrezzato con tavoli, panche e fonte freschissima). Da qui i segnavia dei Martani Trekking salgono a destra arrivando al Passo di Acqua Canale. Lasciata la pista principale che scende a Montemartano si svolta a destra, su stradella chiusa da cancello in legno, salendo prima nel bosco e poi raggiungendo i grandi ed aperti pascoli di crinale.
 

 
Da qui la sterrata si affaccia sul versante che precipita verso Montemartano, visibile in basso.
 

 
Ci si tiene costantemente sulla sterrata più importante, aperta e panoramica, che percorre un rotondeggiante crinale. Nei pressi di un laghetto artificiale, che rimane a destra, conviene lasciare la pista principale e seguire a sinistra le evidenti tracce di trattori che percorrono il largo crinale del Monte Capoccia Pelata. Da questo, con una breve discesa, si arriva ad una verde valico dove giunge, da destra, il Martani Trekking. Si segue sempre la traccia principale, ora segnalata, che sale sul Monte Forzano e poi scende ....
 

 
.... piegando a destra, passando sopra un laghetto/abbeveratoio e poi svoltando decisamente a sinistra per arrivare al Colle San Bartolomeo, che presenta qualche rado boschetto e un grande laghetto/abbeveratoio. Tutta la zona è, infatti, ampiamente utilizzata per il pascolo. Dal colle i segnavia risalgono  nel bosco su una malandata stradetta per raggiungere un'aperta e rotondeggiante cima. Qui si incontra una pista più importante da seguire a destra, in discesa. Questa scende nel bosco con ampie svolte e infine ....
 

 
.... confluisce sulla sterrata che da Massa Martana sale alla Casetta San Severo.
 

 
Si va a sinistra e subito ci si trova davanti alla casetta, distesa su un grande prato in cui trova posto anche un laghetto artificiale.
 

 
Poco prima di arrivare alla casetta segnavia escursionistici invitano a seguire, a destra, una pista sterrata in direzione Lo Scoppio. Questa sale e subito è ad un bivio. Si va dritti (freccia Martani Trekking) salendo fino ad una selletta con una pozza a destra. Trascurata la via a sinistra si continua dritti, in discesa lunga una valletta.
 

 
Tenendosi sempre sulla pista principale si scende progressivamente all'interno di frondosi boschi fino a giungere alle case sparse di Le Pera. Si trascurano quindi due sterrate minori a destra arrivando ad un importante incrocio a quota 716 m. Qui le frecce escursionistiche indicano che, andando a sinistra, si può raggiungere ...........
 

 
..... il paese, quasi completamente abbandonato, de Lo Scoppio. Bellissimo aggirarsi tra le case, una delle quali, all'ingresso del paese, era stata trasformata in rifugio escursionistico.
 
 

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