DATI DELL'ITINERARIO

Lizzano in Belvedere

35 km

1500 m

4 ore

Impegnativo

1850 m

da maggio a novembre

CARTOGRAFIA

Multigraphic 1:25.000 n. 21-22 Appennino Bolognese

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Per chi vuole attraversare a piedi il comprensorio del Corno alle Scale, si propone un percorso primaverile sui più alti crinali appenninici. Per leggere la descrizione del percorso e vedere le foto CLICCA QUI

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IN MTB dal Lago di Ridracoli alle Foreste Casentinesi. Per leggere la descrizione del percorso e vedere le foto CLICCA QUI

L'AUTORE

 

Ettore Grillo è l'autore del percorso proposto, studente in medicina, marciatore di livello nazionale, appassionato di montagna, cura per noi il canale YouTube

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Il grande anello del Corno alle Scale, da Lizzano in Belvedere per i Bagnadori, lo Strofinatoio e il Portafranca

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Ci si può quindi godere il grande panorama verso la dorsale dell'Uccelliera, dominata dal'imponente sagoma del Monte Gennaio.
 

 
Si arriva così al Passo del Cancellino dove è visibile, così come al Passo dello Strofinatoio, uno dei tanti cippi in pietra serena posti nel 1828 per separare il Ducato di Parma da Granducato di Toscana. Il nome del passo è da attribuire proprio alla presenza di un "cancello" che separava i pascoli del Granducato da quelli emiliani.
 

 
Ora, voltandosi indietro, è possibile vedere tutta la lunga dorsale erbosa appena discesa, con evidente la grande croce posta su Punta Sofia, al Corno alle Scale.
 

 
Si continua sul crinale principale (trascurare il sentiero a destra e quello a sinistra) pedalando sull'esile sentiero che, a sinistra, scende con ripidi prati verso le Balze della Malacarne.
 

 
Molta attenzione va posta in tutto questo tratto e quando si tagliano gli scoscesi versanti orientali del Monte Gennaio.
 

 
Su questi, in primavera ed estate, vegetano miglia di essenze floreali tra cui il visibile Giglio di San Giovanni.
 

 
Si arriva così alla Fonte dell'Uccelliera, ottimo punto di sosta lungo questo impegnativo tratto,....
 

 
.... per poi proseguire dritti nel mare verde sull'esile sentiero che porta al Poggio delle Ignude. Trascurato il sentiero a destra si prende a sinistra e, poco dopo, ....
 

 
.....si vede in basso a destra il Rifugio Portafranca, gestito sempre nel periodo estivo. Inizia ora il tratto terminale del percorso prima sul sentiero n. 5 e poi sul n. 111, in direzione Passo Donna Morta. Il sentiero, malagevole, porta alla sterrata che sale dal Rifugio Segavecchia, via da seguire a destra per arrivare al Passo Donna Morta, nei pressi del quale si trova un piccolo rifugio, un unico locale, ricostruito interamente in legno, dotato di 6 posti in letto a castello, stufa economica, lavabo, cucina a gas e stoviglie (per informazioni e prenotazioni: info@rifugiosegavecchia.it).
 

 

A destra il sentiero n. 111 scende in direzione Monteacuto delle Alpi. Questo si presenta prima come stretta pista sterrata ma, ben presto, si trasforma in pedalabile mulattiera. Si raggiungono così, in circa 2 km, i ruderi delle case di La Caffa da dove la via diviene particolarmente sassosa e tortuosa. Si perde velocemente quota per poi salire e raggiungere ciò che resta delle Case dei Cavaticci. La mulattiera riprende quindi a scendere e diviene più facilmente pedalabile solo nelle immediate vicinanze di Monteacuto delle Alpi. Prima di entrare nel paese, però, il sentiero offre un bellissimo spunto panoramico del piccolo centro abitato, abbarbicato alla montagna di cui segue fedelmente il crinale.   Da qui si scende con la strada asfaltata principale tornando a Lizzano in Belvedere

 

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